Cultura di impresa: una storia ancora da scrivere.
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24 Gennaio 2025“Capitale Umano”: 2 parole che meriterebbero una dissertazione talmente ampia da scrivere non solo un articolo, ma un vero e proprio trattato!
Nel mondo aziendale il lessema “Capitale” viene naturalmente associato ad aree economiche e finanziarie, e il nostro cervello visualizza immediatamente la cassaforte piena di soldi stile Zio Paperone.
Questo è sicuramente vero, così come è innegabile che sia anche l’unico approccio che molti Leader e Manager riconoscano quando si parla di Capitale: flussi di cassa, investimenti, cespiti e bilanci da far quadrare.
Nella mia visione di Business Coach ho – tuttavia – imparato a dare un altro valore a questa parola, senza naturalmente disconoscere quanto detto prima.
Ed è una visione che prende forma e sostanza quando vi affianco un’altra parola: “umano”.
A questo punto diventa evidente che il concetto si sposta su un piano ben diverso, che ci porta a fare ragionamenti molto meno “matematici” e molto più relazionali e che – tra l’altro – va a ridefinire anche il “vocabolario aziendale”: da forza lavoro a capitale umano… un salto mortale triplo!
Le organizzazioni (di qualunque natura e dimensione) sono composte da uomini e donne, ne rappresentano la struttura, ne garantiscono il funzionamento come ogni singolo organo fa dando il proprio apporto all’organismo Azienda.
E questi uomini e donne hanno specifiche competenze tecniche (le cosiddette “Hard Skills”) e competenze trasversali (le “Soft Skills”), come ben sanno tutti coloro che lavorano o si occupano dei sistemi aziendali; nulla di nuovo quindi?
Purtroppo si… perché a fronte di un concetto conosciuto e chiaro (almeno su carta) non si ha quasi mai un approccio alle soft Skills davvero funzionale ed evoluto.
Molto spesso mi capita di portare il piano d’azione con i miei clienti proprio su questo tipo di lavoro, quello che io chiamo “Identikit delle Skill” (o Skill Analysys come potrai trovare in alternativa).
- Quali sono le predisposizioni, le attitudini, le aree “forti” di ogni singola persona che lavora per noi e con noi?
- Quanto possiamo dire di conoscere davvero i punti di forza del nostro Capitale umano?
- Quale certezza abbiamo di aver schierato la nostra Squadra migliore e vincente?
- Cosa fare per promuovere un vero senso di appartenenza e creare un Empowerment diffuso?
Con una chiara analisi delle Soft skills del nostro Capitale Umano possiamo rispondere a tutte queste domande e definire spunti di miglioramento costanti per la nostra organizzazione.
Roberto Ardizzi